La NUOVA Venezia 17-04-2012
Prodotti delle carcerate in mostra a San Teodoro
Manifesti in pvc dismessi che diventano borse, compresi i grandi teloni utilizzati per la messa del Papa a San Giuliano di un anno fa. E poi, i cosmetici e vestiti, magliette e prodotti di pelletteria. Il progetto “Opportunità dal carcere” vuole far conoscere alla città e promuovere le attività, i prodotti ed i servizi realizzati attraverso il lavoro dei detenuti degli istituti di pena veneziani.
Oggi l’attività nelle carceri produce molti oggetti e prodotti: borse di varie foggie, prodotti di cosmesi, personalizzabili anche come linea di “cortesia” nelle strutture ricettive e ricavati da coltivazioni naturali in loco, articoli serigrafati, di pelletteria, frutta e verdura biologici, servizi di catering e lavanderia industriale, per fare un veloce elenco.
Oggi alle 10.30 presso la Scuola Grande di San Teodoro, in campo San Salvador (San Marco 4810) l’iniziativa viene presentata alla città, alle categorie economiche e alle realtà associative.
Interverranno al convegno che sarà dedicato al mondo delle carceri e al lavoro dei detenuti l’assessore al commercio Carla Rey; Piero Menegazzi, Guardian Grando della Scuola Grande di San Teodoro, la direttrice della casa di reclusione della Giudecca Gabriella Straffi e il direttore del carcere di Santa Maria Maggiore, Salvatore Pirruccio, il direttore della Caritas don Dino Pistolato, la presidente dell’associazione “Granello di senape” Maria Teresa Menotto; Liri Longo, presidente Cooperativa Rio Terà dei Pensieri e Gianni Trevisan, presidente della Cooperativa Il Cerchio. Interviene anche Francesca Cappelli, presidente del comitato Imprenditoria Femminile della Camera di commercio.
In esposizione all’ingresso del salone tutti i prodotti realizzati nel carcere e che gli imprenditori locali possono decidere di utilizzare e acquistare o promuovere.
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