25 APRILE 2017: Premio Festa di San Marco a Palazzo Ducale.
Dichiarazione del presidente de Il Cerchio, Gianni Trevisan, per il “Premio Festa di San Marco” ricevuto a Palazzo Ducale.
Il “Premio Festa di San Marco” che il sindaco Luigi Brugnaro ha consegnato il 25 aprile nella sede di Palazzo Ducale alla cooperativa sociale il Cerchio e che io ho ritirato in qualità di Presidente mi commuove particolarmente perché lo considero il riconoscimento della Città per il lavoro svolto in questi vent’anni d’attività; le nostre iniziative, piccolissime all’inizio, hanno preso avvio proprio nel settembre del 1997 grazie ad uno sparuto, ma tenace, gruppo di volontari tra cui figurava anche il padre cappellano dei due istituti penitenziari veneziani. Eravamo mossi dalla convinzione che il carcere dovesse essere riformato secondo i principi indicati dalla nostra Costituzione e che quindi i detenuti dovessero scontare la pena impegnati in attività culturali e lavorative per iniziare quel cammino di rieducazione che consentisse poi un inserimento nella società. Un sogno, un meraviglioso sogno, e una sfida difficile perché non c’erano esempi a cui riferirsi in Italia. Quello a cui abbiamo assistito in questi vent’anni, e che ci lascia gioiosamente soddisfatti, è che noi siamo stati parte di un processo democratico condiviso con molti soggetti. In primis i direttori degli Istituti di pena di Venezia, i dirigenti del Ministero della Giustizia, il legislatore che negli anni andava introducendo norme più liberali, gli amministratori locali, gli imprenditori, gli albergatori, ma anche attori, cantanti, artisti e maestranze dei teatri e delle fondazioni culturali cittadine, e non ultima la Comunità europea. Senza tutti questi soggetti non avremmo avuto finanziamenti, lavori, idee, entusiasmo e vicinanza. Desidero inoltre condividere idealmente il “Premio Festa di San Marco” anche con la cooperativa Rio Tera’ dei Pensieri, con l’associazione di volontariato penitenziario Il Granello di senape e con tutti i volontari che operano nelle carceri veneziane; in questo lungo arco di tempo non hanno mai desistito dal loro impegno e assieme è stata costruita un’esperienza negli Istituti di pena cittadini unica per la ricchezza e varietà di proposte anche in ambito nazionale. Desidero inoltre sottolineare che ricevere questo premio nel Giorno dell’anniversario della Liberazione dell’Italia dal fascismo per me è un ulteriore motivo di orgoglio. Il 25 aprile è per eccellenza la data della rinascita della democrazia in Italia e io ritengo che il lavoro che abbiamo svolto è stato quello di dare corpo a uno degli articoli della nostra Carta Costituzionale, nello specifico all’articolo 27: “Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”. Ma il 25 aprile è anche la festa del Patrono della città ed è anche il giorno in cui gli uomini offrono alle donne il tradizionale ”bocolo”; tre diverse ricorrenze che hanno però comuni denominatori quali solidarietà, fratellanza, condivisione e amore. Desidero quindi rinnovare il mio ringraziamento al sindaco Luigi Brugnaro, all’apposito Comitato e ai cittadini per aver conferito l’onorificenza “Premio Festa di San Marco” alla cooperativa Il Cerchio, e per aver pensato al 25 aprile come data ideale per premiare le “eccellenze veneziane e metropolitane che fanno grande il territorio con opere concrete nelle scienze, arti, industria e artigianato, lavoro, sport, scuola o con iniziative di carattere sociale, assistenziale, filantropico”.
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